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Informazioni generali

 

MigrantinLa parola migrazione viene dal latino “migrare” che significa girare, vagare. Si distingue tra immigrazione (entrare in un paese) e emigrazione (lasciare un paese). I migranti sono coloro che si muovono da un luogo di residenza/paese ad un altro. Se si spostano per fermarsi nel luogo di arrivo si parla di immigrati. La migrazione è un fenomeno sociale che è sempre esistito nella storia dell’umanità. Ci sono vari motivi per migrare, i due principali si possono riassumere nella fuga e nella ricerca lavoro. Le donne spesso hanno altri motivi e modalità di migrare: per paura di persecuzioni legate al loro genere, di stupri, di mutilazioni sessuali, per lavorare come au-pair o nei lavori di cura, per matrimonio o per ricongiungimento familiare; queste ed altre sono generalmente le cause che caratterizzano la migrazione delle donne.

 

Il presente articolo, così come gli approfondimenti, si riferiscono alla realtà migratoria delle donne straniere vittime di violenza, il che non vuole assoultamente dire che gli autori della violenza siano anch’ essi stranieri. Possono anche essere persone autoctone.

 

Studi internazionali (OMS 2005) (1) hanno dimostrato che “la violenza domestica è un problema dalla portata mondiale ...”.

In Austria e in Italia si trovano immigrate dalle origini più diverse. Il rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo svilupo (Organisation für Zusammenarbeit und Entwicklung (OECD) (2) riporta che il 13 % della popolazione che vive in Austria è composto da immigrati. I paesi di orgine più rappresentati sono : Gemania, Serbia-Montenegro, Turchia e Polonia.

In Italia invece la quota di immigrati presenti sul terriorio secondo il rapporto della Caritas è del 6.7 % (3). Maggiormente presenti sono i cittadini della Romania, dell’Albania, del Marocco e della Cina.

L’Austria e l’Italia hanno una disciplina diversa che regolamenta la vita degli stranieri.

Le immigrate non subiscono solo violenza dal marıto/compagno/padre, ma vengono anche ostacolate nel loro percorso di ricerca di aiuto e di sostegno da barriere legali e linguistiche, soprattutto in quei casi dove vi sono scarse risorse linguistiche. Per alcuni gruppi di immigrate si trovano delle forme particolari di violenza domestica , quali il matrimonio forzato o l’omicidio per onore.

Non sono stati ancora effettuati studi approfonditi sul rapporto esistente tra la violenza domestica e la condizione di immigrata.

In molti paesi non vi sono ricerche scientifiche sull`interdipendenza del fenomeno della migrazione con quello della violenza domesitica. Perciò se è scelto di descrivere nei capitoli l`immigrazione in Tirolo e l`immigrazione in Alto Adice la situzione delle donne immigrate in Austria e in Italia raccontando alcune storie.

I due articoli di approfondimento cercano di illuminare la situazione e l’esperienza delle immigrate in Austria e in Italia.

Bibliografia

(1) WHO (2005): Multi-country Study on Women’s Health and Domestic Violence against Women. Initial results on prevalence, health outcomes and women’s responses. Langfassung, 6. 7. 2009

(2) OECD: Migrationsbericht 2007

(3) Dossier Statistico Immigrazione Caritas – Migrantes 2008, 11. 7. 2009