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Intervento alla presenza dell’autore della violenza

Assicurarsi che durante il colloquio il marito/convivente/fidanzato non sia presente. In nessun caso bisogna informare il partner di ciò che la donna vi ha confidato, anzi, dovete rispettare il segreto professionale!

 

Se parlate con il partner è necessario esprimere una posizione chiara contro la violenza, indipendentemente dal fatto se sia o meno chiaro cosa sia successo. Non è vostro compito chiarire la verità dei fatti, ma aiutare la paziente. Nelle situazioni di violenza spesso il partner violento negherà o minimizzerà l’accaduto, cercando di rendere la moglie/convivente/fidanzata non credibile. Può essere che il fatto che la donna sia rimasta da sola con il personale sanitario possa scatenare nel partner rabbia, agitazione, paura per la perdita di controllo. È importante dare a questi comportamenti, al “volersi immischiare”, chiari confini. Se la donna chiede di non voler vedere l’autore della violenza, è fondamentale darle protezione e sicurezza.

Considerate che non esiste però un tipico “identikit” dell’uomo violento. Alcuni partner violenti possono apparire preoccupati e amorevoli con le loro partner e dimostrarsi interessati alla situazione.